Sei qui

L’Eco design di Revision: oggetti fatti, disfatti e rifatti.

Di Eco design si occupa il laboratorio progettuale ReVision design fondato dalla messinese Amelia Lamberto architetto e designer, bizzarra, eccentrica, sensibile al tema del riuso, quando non è in giro ad accumulare oggetti vive a Messina. In 42anni, questa è la sua età, di roba ne ha messa insieme, molta e altrettanta ne ha progettata e prodotta. Visto l’amore per il design, reinventa la propria creatività in chiave green, riutilizzando oggetti difficilmente smaltibili e diffondendo nella società sensibilità ecologiste attraverso l’arte e l’impegno, fondando Re-Vision design, un laboratorio progettuale di progettazione che offre servizi integrati implementati dalla creatività, dalla ricerca e caratterizzati soprattutto dall’applicazione trasversale di principi di eco-sostenibilità. I settori di sviluppo spaziano dall’architettura d’interni al design, dal riuso di materiali di post-consumo e dei loro sottoprodotti, alla produzione di opere d’arte, installazioni, arredi e complementi.

Per Re-Vision design recuperare e rivitalizzare ciò che già esiste per donargli un nuovo ciclo vitale è la sfida piu’ interessante da intraprendere. Re-Vision design realizza oggetti in “auto produzione”, complementi d’arredo personalizzati, tutti pezzi unici realizzati a mano, propone inoltre progetti di restyling ecosostenibile, in cui il concetto del RIUSO è alla base delle produzioni, arricchendosi di un altissimo valore aggiunto in cui contribuiscono, sostenibilità economica, ambientale e sociale.

caiocaio
comodino realizzato con 3 cassetticomodino realizzato con 3 cassetti
cubecube
eco-pancaeco-panca

Gli oggetti ReVision della collezione eco-design incantano per la loro disarmante semplicità e profonda ironia – andando talvolta a sfiorare corde della memoria che ci riportano bambini, quando le associazioni di idee volavano libere e la fantasia viveva su di un piedistallo tutto il giorno. Per ReVision indagare nell’anima degli oggetti per poi cercare di ricostruirli secondo nuovi ordini è elemento fondamentale.

Gli strumenti che utilizzano sono la matita per mettere già le prime idee in chiaro e successivamente, alcuni dei soliti programmi di elaborazione delle immagini o di rendering ed infine la realizzazione del pezzo in maniera artigianale.
Il risultato, sono oggetti dalle sembianze familiari che nascono per essere utili, per ottimizzare lo spazio, per evitare lo spreco. Si tratta di lampade, contenitori, sedie, max-poltrone, tavolini, vasi, specchi che armonicamente si adattano agli spazi abitativi.

light def 20x30light def 20x30
light2light2
light3light3
snake1snake1

Sono progetti che fanno capire una volta di più che gli oggetti possono veicolare pensieri e indurre alla riflessione più di tante parole. Prendiamo in considerazione la collezione degli oggetti “easy light”, fra tutte la lampada LIGHT realizzata impilando dei comunissimi piatti di plastica fondi che diventa con abilità ed estro un complemento d’arredo che arricchisce con originalità qualsiasi spazio dell’ambiente abitativo.

L’oggetto della collezione eco-design, è quindi un oggetto chic fatto di oggetti gettati, diventati rifiuti, oggetti a cui viene negato ogni valore di strumento o di presenza, di forma e di estetica, diventando così inerte, devitalizzato, opaco e ingombrante. Poi troviamo la collezione dal titolo “le pezze di pezza pazza” con la quale, danno vita e forma, a sedute particolari realizzate interamente con scarti di tessuti ottenuti dal riuso di biancheria per il letto e per la cucina.

Le sedute ReVision, sono esuberanti, trasformiste ed accoglienti; la loro caratteristica fondamentale è l’ergonomia, cioè una forma che asseconda le curvature naturali del corpo permettendo un riposo sano e rigenerante. Progettate quindi all’insegna della Ri-Creazione le forme morbide e seducenti che si inseriscono in ogni ambiente lasciando la totale libertà di definire lo spazio con entusiasmo, sostituendo forme di arredo abituali più classiche e rigide.

Gli oggetti della linea eco-design incarnano l’idea di versatilità e praticità in quanto essendo prive di strutture si trasformano con semplici gesti e si acquattano in ogni ambiente della casa. Possono trovare posto in ogni angolo libero, magari trovarsi ogni giorno in un posto nuovo e con una forma o un utilizzo differente secondo le esigenze abitative.

Il gesto di recupero, della riutilizzazione, dell’attribuzione ad una nuova funzione e soprattutto ad una nuova identità, fa rinascere l’oggetto gettato ad una nuova vita e ne giustifica la presenza, con una operazione che ha in comune con quella artistica oltre che lo sforzo creativo, la vocazione a realizzare un oggetto funzionale di uso quotidiano . L’invadenza dei rifiuti cerca dunque una via di fuga nella trasformazione in presenza vitale e le cose gettate sognano un riscatto estetico, aspettando l’occasione di narrare ciò di cui sono stati testimoni. Per maggior informazioni: Revisiondesignme | Facebook

The post L’Eco design di Revision: oggetti fatti, disfatti e rifatti. appeared first on BCasa.

Related posts

Leave a Comment